domenica 8 dicembre 2013

CONTEST LETTERARIO: UNA STANZA TUTTA PER ME

Siamo (io e Federica Pamio, fotografa) tra i 20 finalisti!!! del contest letterario

► COME SI VOTA - Esprimere le vostre preferenze (non più di 2, please!) è semplice, basta inviare un’e-mail intitolata “Voti Una Stanza” all’indirizzo info@storie.it con i 2 nomi delle autrici o autori che avete preferito.
Le votazioni sono aperte fino a lunedì 16 dicembre.

(qui, trovate gli altri finalisti http://www.storie.it/il-paroliere/leggi-e-vota/)

Questa la mia/nostra stanza

Ilaria Pamio
Ph. F. Pamio
1. La stanza di Ilaria
Sympathique di Pink Martini, potrebbe accompagnarvi alla visione della mia camera: accogliente, dalle sonorità allegre, ma con un sottofondo di amarezza.
L’ho desiderata per tanti anni, da quando, nell’altra casa, dividevo la stanza con tre sorelle (Arianna, Sara e Federica), a tre anni fa, quando Arianna si trasferì altrove. Io riuscii ad accaparrarmi un secondo armadio e pregustai l’acquisto di una scrivania degna di questo nome.
La mia stanza è viola e verde acido. Avevamo scelto insieme quei colori. Ho sempre adorato il viola, da prima che iniziassi a scrivere su vari blog col nick Viola Rossi (il cognome in omaggio al cantante che, per primo, ho amato). Il verde acido invece doveva magicamente allargarla, perché è piccolissima. E illuminarla, ha finestrelle che lasciano passare pochissima luce, che mi sveglia la mattina.
Entrando, sulla sinistra, si trova la grande libreria bianca. Ereditata da Arianna. Nella sua nuova casa era di troppo. La metà con antine alberga collezioni di tazzine, bicchierini, candele, incensi, smalti colorati, una corona di carta, un portamonete londinese regalatomi da un viaggio, in cui metto solo monete da 1 euro, per ogni giorno felice, e un libro d’artista ispirato a delle mie poesie, fatto da ragazzi dell’Accademia d’Arte di Brera, del quale sono molto gelosa. Nell’altro lato ci sono libri, i miei tentativi di racconti, raccolte di poesie mai pubblicate, buste paga, esami medici. Tutto nascosto dal disegno, fatto da Sara in stile Pop-Art “why do the good girls always want the bad boys?”
Sulla destra c’è l’armadio autunno/inverno, la colonnina dei cd che non ascolto più, le maschere appese regalo di amici e il letto in ferro battuto. Amo questo letto. Per il colore scuro, il materiale di cui è fatto, i ghirigori in stile liberty. Mi abbraccia sotto il suo piumone e il plaid la notte e non ride quando gli chiedo rifugio, ubriaca. Anche se non capita da molto! Saranno due anni, o forse più. Un’amica mi accompagnò in casa e mi mise sotto le coperte, semivestita, mezza incazzata, solo perché era il suo trentesimo compleanno e io avevo battezzato ogni piazzola di sosta milanese. Dopo che avevo mandato affanculo “non toccarmi!” un uomo che la stava aiutando a sorreggermi.
Là in fondo trovate lei: bianca, grande, invidiata. Nonostante tutt’intorno abbia un casino di fogli, agende, pennini, penne, abatjour di rossetti colati, fatta da un amico a cui ho corretto il romanzo, cerco sempre di lasciarne una parte sgombra, per il pc. Un grande spazio bianco, tutto mio. Che mi dà l’illusione di svuotare la mente, per creare racconti o appuntare poesie.
A lato della scrivania, c’è la poltrona elettrica che era del nonno. Lo ha accompagnato nel suo ultimo mese di vita, quando divenne piccolo e riusciva a cibarsi solo succhiando da una cannuccia. E ora è qui con me.
La musica è sfumata. C’è solo il traffico lontano delle auto, il quadro fatto da Federica prima che partisse per Monaco, i nostri incubi appesi. Tutto è qui, nel mio rifugio.
(Ilaria Pamio)



1 commento:

thewasteland ha detto...

Trovo la tua stanza molto letteraria, raccolta, accogliente, calda... il luogo giusto per chiederti conto del perché non potesti commentare su "Gemonio", ci tengo ancora tanto... per non parlare poi del "Blasco" e di tutto, i commenti di chi sa scrivere sono i più graditi, anche se critici. Un abbraccio, M.